Derivati e Bilancio: i nuovi adempimenti contabili 12 Apr, 2017
Il D. Lgs. n° 139/2015 noto anche come “Decreto Bilanci” ha impattato sui bilanci delle società non obbligate all’applicazione agli standard IAS/IFRS già dal gennaio 2016. Tuttavia soltanto con la redazione del bilancio definitivo relativo allo scorso esercizio si sono palesate le reali incombenze per aziende e professionisti: la maggiore trasparenza tecnico contabile imposta a riguardo dei contratti derivati, sia direttamente sottoscritti che incorporati in altri strumenti finanziari, comporta una serie di adempimenti totalmente nuovi e piuttosto complessi.
Preliminarmente alla redazione del bilancio le aziende dovranno dotarsi della seguente documentazione:
I. Individuazione dei singoli strumenti derivati in essere (stand alone o incorporati);
II. Stima indipendente del “fair value” (noto anche come mark to market) dei contratti; in pratica non si potrà più far riferimento alla valutazione di controparte (la banca) ma si dovrà ricorrere ad una valutazione effettuata da terzi.
III. Valutazione dell’impatto della componente di rischio di credito intrinseca al contratto (perché, ormai è noto, anche le banche hanno un rischio di credito…..);
IV. Individuazione degli elementi coperti e/o da coprire (attività e/opassività, siano essi certi o altamente probabili), che potenzialmente espongano la società al rischio di variazioni nel fair value o nei flussi finanziari futuri;
V. Verifica qualitativa o quantitativa della sussistenza, dall’inizio e nel tempo, della finalità di copertura dello strumento finanziario derivato.
In Nota Integrativa, come richiesto dall’articolo 2427 bis – primo comma, in merito agli strumenti derivati dovranno essere menzionate le seguenti informazioni:
1. il loro fair value;
2. qualora il prezzo non derivi da valori di mercato, gli assunti fondamentali su cui si basano i modelli e le tecniche di valutazione adottati;
3. natura ed entità, compresi i termini e le condizioni significative che possono influenzare l’importo, le scadenze e la certezza dei flussi finanziari futuri;
Le Aziende dovranno quindi effettuare tutte queste valutazioni al fine di dotarsi della documentazione necessaria per giustificare e attestare la natura di copertura delle operazioni derivate sottoscritte ed evitare che le stesse possano avere impatti parziali o totali a conto economico (qualora si trattasse di operazioni speculative) ed evitare i potenziali rischi connessi (riprese fiscali, segnalazioni di Organi di controllo etc).

Il nostro Studio, attivo nella analisi dei contratti derivati da oltre un decennio, è a disposizione di Professionisti ed Aziende per affiancarli nella complessa attività di stima e valutazione richiesta dall’introduzione del 139/2015.
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